Con la Deliberazione n. 13/SEZAUT/2024/FRG (29/07/2024), la Corte dei conti ha approvato la Relazione sulla gestione finanziaria degli Enti Locali per gli esercizi 2021-2023 dalla quale emerge che la situazione della finanza locale, nel 2021, risente ancora degli effetti della pandemia, seppure i risultati di finanza pubblica registrino un miglioramento. In tale contesto, proseguono gli interventi statali compensativi della perdita di gettito e a sostegno della spesa emergenziale.
Il legislatore nell’ultimo anno ha adottato infatti misure destinate a produrre effetti significativi per i Comuni in termini di sviluppo e potenziamento delle entrate locali, contenute in particolare nei D.Lgs. n. 219/2023 e n. 220/2023, che sono intervenuti in materia di Statuto dei diritti del contribuente e contenzioso.
In particolare, nella Relazione la Corte dei Conti evidenzia che “i Comuni saranno chiamati nel prossimo esercizio ad una verifica dei propri regolamenti, in specie per quanto riguarda le norme su contraddittorio, tutela dell’affidamento, ne bis in idem, proporzionalità e autotutela. Questi adempimenti dovrebbero essere attivati tempestivamente, onde evitare un rallentamento dell’attività accertativa e un appesantimento degli adempimenti a carico degli uffici tributari.”
I dati illustrati nella relazione rivelano con chiarezza come, con riferimento all’IMU, il tax gap continui ad aumentare: infatti, mentre l’imposta dovuta fa registrare un aumento costante nell’ultimo triennio (nel 2023 raggiunta quota 18 mld, a fronte dei 17,7 mld nel 2021 e 17,9 mld nel 2022), le riscossioni mostrano una sostanziale stabilizzazione o, addirittura, nell’ultimo anno un trend negativo (nel 2023 incassati 14,3 mld, con un calo di oltre il 5% rispetto all’anno precedente).
In un contesto di sostanziale maturità del sistema, considerata la stabilità delle rendite e i ridotti margini di manovra rimasti sulle aliquote, soltanto l’efficientamento del processo delle riscossioni può assicurare l’incremento delle entrate relative ai tributi locali, con un beneficio effettivo in termini di cassa; efficientamento che deve necessariamente passare per un’attività di aggiornamento e revisione dei Regolamenti Comunali sulle entrate e sui tributi specifici.
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